curso cocina ialiano

Conosciamo Caterina Amelio, cuoca italiana a Parigi!

Eccoci qui nel nostro blog per iniziare la rubrica delle nostre interviste ai cuochi che fanno parte della “Famiglia Gran Comida”.

 

Siamo qui con Caterina Amelio, classe 1992 della provincia di Milano ed oggi, giovane moglie residente a Parigi e Première Chef de Partie all’Hotel Mandarin Oriental, hotel di lusso in uno dei Palace più importanti  della capitale francese.

Caterina ha dedicato il suo sabato pomeriggio 20 marzo per invitarci nella sua cucina nel cuore di Parigi ed insegnarci un piatto genuino, semplice, tipico dell’alta Francia, ai confini con il Belgio: il Gratin d’endive et jambon! Il ricavato del corso è stato donato ad AVSI, la ONG italiana che stiamo sostenendo con il nostri corsi di cucina internazionale.

Caterina, raccontaci da dove nasce la tua passione per la cucina?

Direi da piccola. Sono una a cui è sempre piaciuto mangiare. Ma devo dire che, prima che mi accorgessi di avere questa passione, se ne sono resi conto dapprima mia sorella Ilaria ed in seguito i miei genitori.

Gran Comida Talleres en Italiano

Caterina, ha vinto nel 2016 il contest internazionale del «Pasta World Championship» di Barilla

Da piccola inoltre, durante l’estate, mia mamma lavorava molto ed io, tra le sorelle, mi ero presa in carico l’onere dei pranzi e da lì non ho mai smesso!

La mia famiglia mi ha spronata e durante l’ultimo anno di il liceo linguistico, mentre i compagni di classe giravano le facoltá universitarie, grazie al prezioso aiuto di un caro amico, sono partita per la Puglia per il mio primo stage in un ristorante, da Antimo Savese. Ricordo ancora quando sono entrata nella sua cucina: era come sentirmi a casa, nel mio mondo, tanto che lo stesso Antimo mi disse: “ Ti muovi bene in cucina!”.

Un’altra persona che ha avuto il coraggio di investire su di me, ancor prima che lo facessi io, é stato Paolo, del catering Maggioni Party Service di Novate Milanese. Ad Antimo e Paolo devo i miei primissimi passi in cucina.

E quindi dopo la maturità?

La mia storia è tutta legata ad un filo di amicizie devo dire! Anche qui infatti, tramite un amico di famiglia, ho conosciuto ALMA, la più rinomata Scuola di Cucina Italiana, con sede a Colorno.
Ho perciò frequentato il Corso di Tecniche di base durato 3 mesi. Ricordo ancora le giornate intere a studiare le tecniche ed gli ingredienti, i diversi tagli, le cotture. Mi piaceva tantissimo! Finiti questi tre mesi, riesco a frequentare il Corso Superiore di ALMA che completo nel gennaio 2013.

ALMA non é stata solamente una scuola, ma una casa, una famiglia. Andrea Sinigaglia, oggi general manager della scuola, è ancora uno dei miei piú cari amici!

Dagli studi subito, all’azione poi…

Effettivamente sì, perché il corso Superiore prevede 5 mesi di studio in ALMA e 5 mesi di stage presso i migliori ristoranti italiani selezionati dalla scuola. Ho cominciato il mio viaggio nelle cucine stellate nel ristorante Uliassi (3 stelle Michelin) nelle Marche.  Successivamente ho lavorato nelle cucine di Da Vittorio (3 stelle Michelin), nella provincia bergamasca.

Dopo una breve esperienza presso il Ristorante Da Candida (1 stella Michelin) a Campione di Italia, lo chef Bernard Fournier mi convince ad andare a lavorare in Francia, un traguardo che fino a poco tempo prima pensavo irraggiungibile.

Ed eccoti in Francia, dove ancora oggi vivi e dove ti sei anche sposata!

Inizio a lavorare nell’aprile 2014 al ristorante Gordon Ramsay au Trianon (1 stella Michelin) a Versailles. Sono stati anni tosti. Per tanto tempo sono stata l’unica ragazza in un contesto prettamente maschile e a volte facevo fatica. 

Proprio a Versailles conosco Paul, un collega, che oggi é diventato mio marito da poco più di un anno! Ci siamo sposati a Parigi nella basilica di Notre Dame des Victories, conosciuta per la devozione a Santa Teresa de Lisieux e ai Santi coniugi Martin.


Quali sono i tuoi piatti forti?

Non ho un piatto forte. Credo che quando si mette passione e amore, c’è il gusto. É il gusto che rende un piatto forte!

Per questo io dico sempre che dovrebbero essere gli altri a dirmelo! Quando mio marito assaggia qualcosa che ho preparato e annuisce, vuol dire che ho realizzato un piatto forte.

Perchè partecipare a un corso di solidarietá?

Mi è stato proposto da un amico che stimo a che mi ha molto aiutato nella vita e nella mia storia lavorativa . E credo che dare un po´di sé e di ció che si è capaci per il prossimo è “sdebitarsi” con la vita del molto che si è ricevuto. Ho ricevuto molto. Quindi voglio dare di più.

Il corso direi che è stato un successo! Eravamo in quasi 50 famiglie connesse con diversi bambini e ragazzi all’opera.


In questo tempo di pandemia, non è cosí semplice per voi cuochi…

Si, lavoriamo meno, ma è anche l’occasione per stare di piú in casa, cucinare per la famiglia ed essere creativi. Infatti con mio marito, anche lui cuoco a Parigi, abbiamo cominciato a preparare dei piatti semplici e tradizionali per degli amici. Magari un giorno ci allargheremo, chissà!

Caterina…regalaci due cose: la prima è uno slogan sulla bellezza del cucinare. La seconda una tua ricetta al volo, semplice e, come dici tu, con pochi ingredienti!!

OK! Ama, cucina e mangia!

Questo l’ho imparato dalla mia mamma. Ama, perché l’amore é il motore per fare le cose. Cucina: é l’atto che sorge dall’amore. Cucinare con gusto é un modo potentissimo per dire quanto ami una persona. Mangia: godi di questo amore. E fatti voler bene. 

Sulla ricetta, così al volo mi vengono in mente le CHIPS DI PARMIGIANO!

Venite con me in cucina che le facciamo insieme!

La base è il Parmigiano grattugiato e poi con la fantasia possiamo aggiungere spezie varie, come noce moscata, pepe, paprika dolce, curry… Servono un foglio di carta da forno e un coppapasta.

Si mescola il Parmigiano con la spezia prescelta (o anche da solo). Su una placca da forno rivestita di carta da forno, bisogna inserire la quantità corretta (direi un cucchiaio intero) nel coppapasta. Il Parmigiano va schiacciato leggermente con le dita per uniformare il composto. L’operazione va ripetuta lasciando tra una chips e l’altra un paio di centimetri.

É il momento di infornare! Le chips vanno cotte in forno a 180 gradi per 5 minuti (se serve possiamo girare la placca a metá cottura). Lasciare raffreddare et voilà! Come aperitivo o merenda dei bambini.

Gran Comida Talleres de cocina en idiomas

Gran Comida, il piacere di cucinare insieme!

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